Milano si conferma ancora una volta epicentro dell'arte contemporanea ospitando una retrospettiva senza precedenti dedicata a Jean Tinguely, uno dei grandi protagonisti dell’arte del XX secolo. L’esposizione si tiene alla Pirelli HangarBicocca, con una mostra che celebra i cento anni dalla nascita dell’artista svizzero (Friburgo, 1925 – Berna, 1991) attraverso un viaggio nel cuore dell’arte cinetica e delle sue rivoluzionarie macchine.

Jean Tinguely si definiva “un artista del movimento” e nel corso della sua carriera è riuscito a scardinare l'idea tradizionale di macchina. Nato come pittore, l’artista sentì ben presto il bisogno di abbandonare quella strada, come egli stesso raccontava: “Ero in un vicolo cieco”. La sua inquietudine creativa lo spinse a cercare nuove forme di espressione, trasformando scarti industriali e materiali di recupero in opere cinetiche e sonore dal grande impatto visivo ed emotivo.

La sua arte rompe con la funzione utilitaria della macchina, liberandola dalla “tirannia dell’utilità” e trasformandola in un simbolo di poesia, imprevisto ed effimero. Macchine rumorose e funzionanti diventano strumenti di espressione che incantano lo spettatore, trasportandolo in un universo dove movimento, suono e caos si intrecciano con grande armonia.
Jean Tinguely, la mostra alla Pirelli HangarBicocca
La retrospettiva organizzata dalla Fondazione Pirelli HangarBicocca in collaborazione con il Museo Tinguely di Basilea rappresenta un evento imperdibile. A cura di Camille Morineau, Lucia Pesapane e Vicente Todolí con Fiammetta Griccioli, il progetto si sviluppa su una superficie di 5000 metri quadri all’interno delle Navate. Si tratta della più grande retrospettiva realizzata in Italia dopo la scomparsa di Tinguely nel 1991 e include quaranta opere iconiche create tra gli anni cinquanta e novanta.

L'allestimento offre un’esperienza immersiva con una gigantesca coreografia sonora e visiva. Tra le opere più rappresentative troviamo macchine monumentali e lavori che esplorano la fragilità del movimento e la potenza
del rumore, esempi straordinari della sua capacità di trasformare materiali di recupero in arte viva e pulsante.

La mostra è anche un’occasione per riflettere sul rapporto speciale tra Jean Tinguely e Milano, città in cui l’artista realizzò numerosi progetti ambiziosi. Questo legame si riflette in molte delle opere esposte, contribuendo a rendere la retrospettiva ancora più significativa per il pubblico italiano.
Jean Tinguely, un dialogo tra artisti: Niki de Saint Phalle al MUDEC
Quasi in contemporanea con l’esposizione di Tinguely, Milano ospita un’altra mostra di rilievo: quella dedicata a Niki de Saint Phalle, celebre artista e moglie di Tinguely, al MUDEC. Questa coincidenza rappresenta un'opportunità unica per esplorare il dialogo artistico tra due grandi protagonisti del XX secolo, che condivisero una visione rivoluzionaria dell'arte.

L'ultima grande mostra dedicata a Jean Tinguely in Italia risale al 1987, quando le sue opere vennero esposte a Palazzo Grassi, a Venezia. Oggi, questa retrospettiva alla Pirelli HangarBicocca si propone come una pietra miliare per gli appassionati d’arte e per chi desidera immergersi nell'universo di uno dei pionieri dell'arte contemporanea. Con opere che abbattono i confini tra tecnologia, poesia e rumore, Tinguely continua a ispirare e sorprendere, lasciando un’eredità indelebile nel panorama artistico internazionale.
See captions
Komentarze