top of page

Jean Tinguely: la rivoluzione dell'arte cinetica


Milano si conferma ancora una volta epicentro dell'arte contemporanea ospitando una retrospettiva senza precedenti dedicata a Jean Tinguely, uno dei grandi protagonisti dell’arte del XX secolo. L’esposizione si tiene alla Pirelli HangarBicocca, con una mostra che celebra i cento anni dalla nascita dell’artista svizzero (Friburgo, 1925 – Berna, 1991) attraverso un viaggio nel cuore dell’arte cinetica e delle sue rivoluzionarie macchine.


Jean Tinguely con Moulin à Prière II (1954) durante l’allestimento della mostra “M E T A”, Galerie Alexandre Iolas, Parigi, 1964 © Museum Tinguely, Basel Jean Tinguely © SIAE, 2024 Foto Monique Jacot
Jean Tinguely con Moulin à Prière II (1954) durante l’allestimento della mostra “M E T A”, Galerie Alexandre Iolas, Parigi, 1964© Museum Tinguely, Basel Jean Tinguely © SIAE, 2024 Foto Monique Jacot


Jean Tinguely si definiva “un artista del movimento” e nel corso della sua carriera è riuscito a scardinare l'idea tradizionale di macchina. Nato come pittore, l’artista sentì ben presto il bisogno di abbandonare quella strada, come egli stesso raccontava: “Ero in un vicolo cieco”. La sua inquietudine creativa lo spinse a cercare nuove forme di espressione, trasformando scarti industriali e materiali di recupero in opere cinetiche e sonore dal grande impatto visivo ed emotivo.



Jean Tinguely Ballet des pauvres, 1961 Veduta dell’installazione, Museum Tinguely, Basilea © Museum Tinguely, Basel. A cultural commitment of Roche Jean Tinguely © SIAE, 2024 Foto Daniel Spehr
Jean TinguelyBallet des pauvres, 1961 Veduta dell'installazione, Museum Tinguely, Basilea © Museum Tinguely, Basel. A cultural commitment of Roche Jean Tinguely ©SIAE, 2024 Foto Daniel Spehr

La sua arte rompe con la funzione utilitaria della macchina, liberandola dalla “tirannia dell’utilità” e trasformandola in un simbolo di poesia, imprevisto ed effimero. Macchine rumorose e funzionanti diventano strumenti di espressione che incantano lo spettatore, trasportandolo in un universo dove movimento, suono e caos si intrecciano con grande armonia.



Jean Tinguely, la mostra alla Pirelli HangarBicocca


La retrospettiva organizzata dalla Fondazione Pirelli HangarBicocca in collaborazione con il Museo Tinguely di Basilea rappresenta un evento imperdibile. A cura di Camille Morineau, Lucia Pesapane e Vicente Todolí con Fiammetta Griccioli, il progetto si sviluppa su una superficie di 5000 metri quadri all’interno delle Navate. Si tratta della più grande retrospettiva realizzata in Italia dopo la scomparsa di Tinguely nel 1991 e include quaranta opere iconiche create tra gli anni cinquanta e novanta.


Jean Tinguely Pit-Stop,1984 Veduta dell’installazione, Museum Tinguely, Basilea © Museum Tinguely, Basel. Donation Niki de Saint Phalle. A cultural commitment of Roche Jean Tinguely © SIAE, 2024 Foto Christian Baur
Jean TinguelyPit-Stop,1984Veduta dell’installazione, Museum Tinguely, Basilea© Museum Tinguely, Basel. Donation Niki de Saint Phalle. A cultural commitment of Roche Jean Tinguely © SIAE, 2024Foto Christian Baur

L'allestimento offre un’esperienza immersiva con una gigantesca coreografia sonora e visiva. Tra le opere più rappresentative troviamo macchine monumentali e lavori che esplorano la fragilità del movimento e la potenza

del rumore, esempi straordinari della sua capacità di trasformare materiali di recupero in arte viva e pulsante.



Jean Tinguely davanti al Duomo di Milano, Italia, Novembre, 1971 © SZ Photo / Wolleh Lothar / Bridgeman Images Foto Wolleh Lothar
Jean Tinguely davanti al Duomo di Milano, Italia, Novembre, 1971© SZ Photo / Wolleh Lothar / Bridgeman Images Foto Wolleh Lothar

La mostra è anche un’occasione per riflettere sul rapporto speciale tra Jean Tinguely e Milano, città in cui l’artista realizzò numerosi progetti ambiziosi. Questo legame si riflette in molte delle opere esposte, contribuendo a rendere la retrospettiva ancora più significativa per il pubblico italiano.



Jean Tinguely, un dialogo tra artisti: Niki de Saint Phalle al MUDEC


Quasi in contemporanea con l’esposizione di Tinguely, Milano ospita un’altra mostra di rilievo: quella dedicata a Niki de Saint Phalle, celebre artista e moglie di Tinguely, al MUDEC. Questa coincidenza rappresenta un'opportunità unica per esplorare il dialogo artistico tra due grandi protagonisti del XX secolo, che condivisero una visione rivoluzionaria dell'arte.


Jean Tinguely e Niki de Saint Phalle nel loro studio presso La Commanderie des Templiers a Dannemois, Francia, 1964 RMN-Grand Palais / Fonds Shunk et Kender / RMN-GP / Dist. Foto SCALA, Firenze
Jean Tinguely e Niki de Saint Phalle nel loro studio presso La Commanderie des Templiers a Dannemois, Francia, 1964RMN-Grand Palais / Fonds Shunk et Kender / RMN-GP / Dist.Foto SCALA, Firenze

L'ultima grande mostra dedicata a Jean Tinguely in Italia risale al 1987, quando le sue opere vennero esposte a Palazzo Grassi, a Venezia. Oggi, questa retrospettiva alla Pirelli HangarBicocca si propone come una pietra miliare per gli appassionati d’arte e per chi desidera immergersi nell'universo di uno dei pionieri dell'arte contemporanea. Con opere che abbattono i confini tra tecnologia, poesia e rumore, Tinguely continua a ispirare e sorprendere, lasciando un’eredità indelebile nel panorama artistico internazionale.




See captions

Komentarze


Iscriviti alla nostra Newsletter!

Grazie per esserti iscritto

 

DIRETTORE RESPONSABILE 

Massimo Esposito

ROMAWORLD, MILANOWORLD, FIRENZEWORLD, VENEZIAWORLD, NAPOLIWORLD e CAPRIWORLD sono marchi registrati e sono  testate edite dalla GEMINI EDIZIONI S.r.l. Viale della Tecnica, 172 00144 (RM) - T. 06.5926013 - e-mail: info@geminiedizioni.it  - Registro Imprese di Roma - Cod. Fisc. - P. IVA 10766231004 REA Roma n. 1254764

CityWorld® è un marchio registrato di Gemini Edizioni S.R.L.

  • Facebook
  • Instagram
  • LinkedIn

© 2023 by Gemini Edizioni Srl

Powered by ATLIS Agency

bottom of page