Karen LaMonte – NOCTURNES: la magia sospesa tra scultura e sogno al Museo Correr

“Mi piace sfidare il confine tra rappresentazione e realtà”. Con questa frase Karen LaMonte, una delle artiste più affascinanti e innovative del panorama internazionale, descrive la poetica che guida le sue celebri sculture in vetro, porcellana, marmo e bronzo. Le sue opere, spesso a grandezza naturale, nascono come presenze silenziose, figure femminili evocate attraverso abiti che sembrano trattenere un corpo invisibile. Un gioco di assenze e presenze che rende il suo linguaggio unico, sospeso tra classicismo e contemporaneità.

Karen La Monte “Nocturnes” | Sergio Camplone

Con NOCTURNES, ospitata al Museo Correr di Venezia, LaMonte firma una mostra di straordinario impatto visivo ed emotivo. L’esposizione, curata da Chiara Squarcina ed Eraldo Mauro, inaugura il ciclo Dialoghi Canoviani, un progetto dedicato al confronto tra la scultura di Antonio Canova e le ricerche artistiche contemporanee. Un dialogo fertile, dove la sensibilità neoclassica incontra nuove forme di sperimentazione materiale e concettuale.

Le atmosfere oniriche della serie “Nocturnes”, Karen LaMonte

La serie Nocturnes conduce il visitatore in un mondo intimo e misterioso, immerso nelle vibrazioni della notte. Le opere, monumentali e allo stesso tempo leggere, evocano una realtà in trasformazione: abiti vuoti che sembrano prendere vita, superfici che ondeggiano alla minima brezza, volumi che brillano di riflessi profondi. LaMonte dà forma a un universo femminile in cui il corpo non è mai rappresentato direttamente, ma si percepisce come presenza silenziosa, evocato dalle pieghe del tessuto che lo custodiscono.

Questa tensione narrativa viene amplificata dall’uso del vetro fuso, un materiale che l’artista domina con maestria tecnica e sensibilità poetica. Le sculture sono attraversate da sfumature blu e grigio: colori che richiamano la notte, i suoi chiaroscuri, il senso di sospensione che precede il sogno. Le pieghe della stoffa emergono come tracce del tempo, impronte di un corpo che sembra appena svanito o sul punto di tornare.

Un dialogo con Canova nel cuore del Museo Correr. Karen LaMonte

La mostra si sviluppa nelle sale Canoviane del Museo Correr, creando un confronto suggestivo con i gruppi scultorei “Dedalo e Icaro” e “Orfeo ed Euridice”. La purezza delle forme canoviane, la loro tensione emotiva e la ricerca dell’ideale si specchiano nelle opere di LaMonte, che reinterpreta lo spirito classico attraverso una chiave contemporanea. Questo gioco di rimandi valorizza entrambi i linguaggi, creando un percorso di forte intensità visiva.

Karen La Monte “Nocturnes” | Sergio Camplone

A completare l’esperienza, le fotografie di Fabio Zonta dedicate alle opere di Canova offrono una riflessione ulteriore sulla materia, sul dettaglio e sulla percezione del corpo. Una presenza che arricchisce il percorso espositivo e sottolinea il dialogo tra linguaggi, epoche e sensibilità diverse.

Nata e cresciuta a Manhattan, Karen LaMonte è riconosciuta come una delle maggiori esperte internazionali nella lavorazione del vetro soffiato e fuso. Da anni vive e lavora a Praga, città in cui ha creato alcune delle sue opere più celebri, tra cui “Vestige”, considerata un capolavoro della scultura contemporanea.

Organizzata dalla Fondazione Musei Civici di Venezia, NOCTURNES è una mostra che unisce emozione, tecnica e riflessione, offrendo al pubblico un’esperienza immersiva tra sogno, materia e metamorfosi. Un viaggio nelle zone d’ombra della notte, dove la scultura diventa racconto, presenza e poesia.

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