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Mario Giacomelli. Il fotografo e il poeta: una retrospettiva imperdibile a Palazzo Reale

  • CityWorld Magazine
  • 3 giorni fa
  • Tempo di lettura: 2 min

Il 2025 segna il centenario della nascita di Mario Giacomelli (1925-2000), uno dei più grandi protagonisti della fotografia italiana del Novecento. In occasione di questa importante ricorrenza, Palazzo Reale a Milano ospita una straordinaria retrospettiva dal titolo “Mario Giacomelli. Il fotografo e il poeta”, curata da Bartolomeo Pietromarchi e Katiuscia Biondi Giacomelli. Un evento imperdibile per appassionati di fotografia, arte e poesia.


Mario Giacomelli, Caroline Branson da Spoon River, 1958, © Archivio Mario Giacomelli
Mario Giacomelli, Caroline Branson da Spoon River, 1958, © Archivio Mario Giacomelli

Mario Giacomelli nasce a Senigallia il 1° agosto 1925 e fin dagli esordi si distingue per un linguaggio fotografico unico, capace di fondere poesia, introspezione e sperimentazione. La mostra di Milano è parte di un progetto più ampio promosso dall’Archivio Mario Giacomelli, che prevede anche un’esposizione parallela a Roma, al Palazzo delle Esposizioni, e si inserisce nell’ambito dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026.


Una mostra che celebra l’anima poetica di Giacomelli


La retrospettiva milanese propone un allestimento narrativo e cronologico composto da oltre 300 opere originali, tra stampe vintage, fotografie d’epoca, documenti inediti e materiali d’archivio. Il percorso espositivo esplora il profondo legame tra fotografia e poesia, un tratto distintivo dell’opera del fotografo marchigiano.

I temi affrontati sono universali: l’amore, il tempo, la morte, l’infanzia, la solitudine e il dramma dell’emigrazione. Ogni immagine è pervasa da un lirismo visivo che rende la fotografia un mezzo espressivo altamente simbolico e personale. Come amava ripetere Giacomelli: “La fotografia è un’alchimia: i materiali e i procedimenti sono simbolici e l’artista mette in gioco sé stesso, il proprio percorso esistenziale”.


Mario Giacmelli_anni 90 PH.
Mario Giacmelli anni 90 PH. Paolo Mengucci

Il titolo della mostra, “Il fotografo e il poeta”, sottolinea l'intensa connessione tra la sua arte e il mondo letterario. Le sue immagini sono spesso ispirate ai versi di Giacomo LeopardiVincenzo CardarelliEugenio MontalePadre David Maria Turoldo e ai personaggi evocativi della Spoon River Anthology di Edgar Lee Masters, in particolare Caroline Branson. Questa fusione tra parola e immagine conferisce alle sue opere una forza espressiva fuori dal tempo.


Un progetto culturale di rilievo nazionale, Mario Giacomelli


La mostra è promossa da Comune di Milano - Cultura, prodotta da Palazzo Reale e dall’Archivio Mario Giacomelli, in collaborazione con RJMA progetti culturali e Silvana Editoriale. Si inserisce in un calendario di eventi di altissimo profilo che celebrano la cultura visiva in Italia e all’estero.


Mario Giacomelli, Io non ho mani che mi accarezzino il volto, 1961-63 © Archivio Mario Giacomelli.
Mario Giacomelli, Io non ho mani che mi accarezzino il volto, 1961-63 © Archivio Mario Giacomelli.

Visitare “Mario Giacomelli. Il fotografo e il poeta” significa entrare in un mondo intimo e visionario, dove il bianco e nero si trasforma in poesia, e ogni scatto racconta molto più di ciò che si vede. È un’occasione unica per scoprire un artista che ha rivoluzionato la fotografia con un linguaggio personale, sperimentale e profondamente umano.




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