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Boccioni: prima del Futurismo

Umberto Boccioni, celebre protagonista del Futurismo, ha plasmato il suo destino artistico attraverso un percorso di formazione e creatività che va ben oltre la notorietà acquisita con il Manifesto dei pittori futuristi. La Fondazione Magnani-Rocca, nella sede di Mamiano di Traversetolo (Parma), offre uno sguardo penetrante sulla fase embrionale dell'artista attraverso l'imperdibile mostra "Boccioni. Prima del Futurismo," curata con maestria da Virginia Baradel, Niccolò D’Agati, Francesco Parisi e Stefano Roffi.


L'esposizione, composta da quasi duecento opere, attinge a un periodo che abbraccia gli anni 1902-1910, fornendo una visione completa sulle influenze e sulle fasi evolutive che hanno plasmato il giovane Boccioni. Divisa in tre sezioni geografiche - Roma, Venezia, Milano - la mostra getta una luce su un periodo carico di fermento culturale, preludio alle avanguardie del Novecento.


Autoritratto di Boccioni
Umberto Boccioni, Autoritratto, 1908, olio su tela, Milano, Pinacoteca di Brera.

© Courtesy Fondazione Magnani-Rocca Press Office



Le tappe della produzione artistica di Boccioni


La prima tappa, Roma, segna un momento cruciale nell'evoluzione di Boccioni. La città eterna non solo funge da sfondo, ma diventa un catalizzatore di cambiamento grazie all'incontro con l'artista Giacomo Balla. Questo incontro segna un punto di svolta fondamentale nella carriera di Boccioni, poiché Balla introduce l'artista alla nuova e rivoluzionaria tecnica divisionista. L'esposizione conduce gli appassionati in un viaggio avvincente attraverso le opere che prendono vita durante questi anni cruciali, testimonianza di un'esplosione creativa senza precedenti. Boccioni, immerso nel vibrante mondo artistico romano, assorbe le influenze dell'ambiente circostante, trasformandole in espressioni uniche e innovative sulla tela. Le opere presentate in questa sezione rivelano la capacità di Boccioni di cogliere non solo la tecnica divisionista, ma anche di tradurre emozioni e percezioni in opere d'arte intrise di vitalità. La sua profonda immersione nel tessuto culturale di Roma si riflette in ogni pennellata, in ogni tratto, creando un connubio straordinario tra l'artista e la città che ha ispirato il suo percorso creativo.


Il secondo capitolo di questo affascinante percorso artistico conduce a Venezia, una città intrisa di storia e bellezza, che ha giocato un ruolo significativo nella formazione di Umberto Boccioni. Durante i suoi soggiorni padovani e la partecipazione alla Biennale del 1907, Boccioni sperimenta una fase di profonda trasformazione e affermazione della sua visione artistica.

Venezia, con la sua atmosfera unica e il ricco patrimonio artistico, diventa il crocevia in cui Boccioni elabora una nuova filosofia dell'arte. Qui, il pittore, disilluso dalle correnti artistiche prevalenti come il verismo e il sentimentalismo, dichiara apertamente la sua concezione dell'arte come "un'impronta nobilissima di aspirazione a una bellezza ideale". Questa affermazione non è solo un cambiamento ideologico, ma segna un'evoluzione profonda nella missione stessa dell'artista.


Umberto Boccioni, La signora Virginia
Umberto Boccioni, La signora Virginia, 1905, olio su tela, Milano, Museo del Novecento

Terzo momento fondamentale: Milano. La sezione è arricchita dall’accostamento tra Boccioni e gli artisti maggiormente influenti tra cui maestri storici del divisionismo locale. La mostra si avvale di prestiti provenienti da prestigiosi Musei, Gallerie, Fondazioni, collezioni private e consente di ammirare contemporaneamente opere indimenticabili come l’Autoritratto della Pinacoteca di Brera del 1908 e il Ritratto della sorella del 1904 conservato alla Galleria d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro.










© Courtesy Fondazione Magnani-Rocca Press Office


La mostra, oltre a celebrare la maestria di Boccioni, offre una visione completa delle sue influenze, dai fervidi anni romani alla sperimentazione veneziana, culminando nell'intreccio artistico milanese. Il contesto culturale che circonda l'artista emerge con chiarezza, trasmettendo al pubblico l'energia e l'innovazione che hanno caratterizzato la sua crescita artistica.


Umberto Boccioni, Veneriamo la madre
Umberto Boccioni, Veneriamo la madre, 1907-1908, olio su tavola

© Courtesy Fondazione Magnani-Rocca Press Office



Informazioni utili:


9 Settembre - 10 Dicembre 2023

Fondazione Magnani-Rocca

via Fondazione Magnani-Rocca 4, Mamiano di Traversetolo (Parma)

tel. 0521 848327 / 848148

info@magnanirocca.it




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