Forma Fashion show a Villa Borghese
- CityWorld Magazine
- 6 ago
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La Capitale si conferma ancora una volta palcoscenico privilegiato per la moda emergente, grazie al Forma Fashion Show: un evento che ha riunito alcune delle più importanti accademie di moda italiane, offrendo visibilità ai giovani creativi e valorizzando la sperimentazione sartoriale. Tra arte, sostenibilità e visioni futuristiche, Roma ha ospitato sfilate che raccontano un nuovo linguaggio del vestire, sempre più attento ai temi sociali, ambientali e culturali.

L’Accademia Koefia ha presentato “Dresscode”, una sfilata che interpreta i cambiamenti della contemporaneità. Gli studenti hanno creato outfit funzionali ispirandosi alla quotidianità, in un equilibrio tra relazioni fluide, ritorno alla natura, artigianato riscoperto e influenze digitali. Un esercizio di stile che riflette le esigenze di una generazione in costante trasformazione, dove moda e identità si intrecciano in nuove forme espressive.

Nel cuore verde di Roma, a Villa Borghese, l’Accademia del Lusso ha sfilato con una collezione inedita dal titolo evocativo: “Maledicta – L’Angelo Caduto”. Ispirata all’estetica di Romeo Gigli, celebre stilista degli anni ’80 e ’90, la collezione è stata realizzata dagli studenti sotto la direzione creativa di Antonio Martino. Il risultato è un omaggio raffinato alla sensualità romantica di Gigli, riletto in chiave contemporanea.
Forma: "Youthopia" l’utopia giovane secondo Accademia Italiana, Maiani Accademia Moda “Bianchi Contaminati”
Con il progetto “Youthopia”, l’Accademia Italiana ha portato in passerella una narrazione visiva intensa e simbolica. Curata da Matteo Ward, la collezione esplora il potere del design in tempi di crisi, dando voce alle tensioni e aspirazioni giovanili. In questa visione, l’utopia non è evasione, ma atto creativo e collettivo, capace di proporre nuovi scenari sostenibili e valori condivisi.

Grande attenzione alla sostenibilità anche per la Maiani Accademia Moda, che ha presentato la collezione “Bianchi Contaminati”. I capi sono stati realizzati in organza di piña, una fibra naturale ricavata dalle foglie di ananas. Il progetto, frutto della collaborazione con l’Ambasciata delle Filippine, unisce artigianato tradizionale e materiali pregiati, creando un dialogo tra cultura, moda e innovazione. Una proposta che dimostra come il lusso etico sia possibile.

Forma: arte e moda si fondono sulla passerella, Accademia di Belle Arti di Roma
Anche l’Accademia di Belle Arti di Roma ha partecipato al Forma Fashion Show, portando una collezione sperimentale che riflette il legame profondo tra arte e abbigliamento. Gli studenti hanno esplorato linguaggi contemporanei attraverso capi concettuali, frutto di ricerca stilistica, innovazione tecnica e libertà creativa. Una visione che supera i confini della moda per entrare nel territorio dell’arte performativa.

A sottolineare il valore dell’iniziativa, l’Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda Alessandro Onorato ha dichiarato:
“Valorizzare i nuovi talenti e sostenere le piccole-medie imprese sono gli obiettivi di questa Amministrazione.”
Il Forma Fashion Show 2025 ha così offerto una piattaforma concreta per i designer del futuro, confermando Roma come fucina di talento, creatività e cultura della moda.
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