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Helen Frankenthaler: la maestra del color field painting


Firenze celebra una delle figure più influenti dell'arte del XX secolo con la mostra "Helen Frankenthaler. Dipingere senza regole" a Palazzo Strozzi, un evento straordinario che rappresenta la più grande esposizione mai realizzata in Italia su questa artista pioniera. Con oltre sessant'anni di carriera, Helen Frankenthaler ha sconvolto il panorama artistico internazionale, rompendo con le convenzioni pittoriche del suo tempo e creando una visione audace e rivoluzionaria che ancora oggi continua a sorprendere.


Helen Frankenthaler nel suo studio della Third Avenue in una pausa del lavoro su Alassio (1960), New York, 1960.  Courtesy Helen Frankenthaler Foundation Archives, New York. Photograph by Walter Silver © The New York Public Library / Art Resource, NY. Artwork © 2024 Helen Frankenthaler Foundation, Inc. / Artists Rights Society (ARS), NY.
Helen Frankenthaler nel suo studio della Third Avenue in una pausa del lavoro su Alassio (1960), New York, 1960. Courtesy Helen Frankenthaler Foundation Archives, New York. Photograph by Walter Silver © The New York Public Library / Art Resource, NY. Artwork © 2024 Helen Frankenthaler Foundation, Inc. / Artists Rights Society (ARS), NY.

Nata nel 1928 a New York, Helen Frankenthaler è diventata una delle protagoniste indiscusse dell'arte moderna. La sua carriera, lunga e segnata da incessanti sperimentazioni, ha avuto un impatto duraturo, segnando il passaggio dall'espressionismo astratto al movimento del Color Field Painting. Con il suo approccio innovativo alla pittura, Frankenthaler ha sfidato le regole tradizionali dell'arte, creando opere che trascendevano i limiti imposti dalla tela e dalla tecnica. La sua frase celebre "Dipingere senza regole" è diventata una vera e propria filosofia, un invito a superare le convenzioni e ad abbracciare la libertà creativa.



La tecnica innovativa: "Soak-Stain" Helen Frankenthaler


Uno degli aspetti più rivoluzionari del lavoro di Helen Frankenthaler è la sua invenzione della tecnica “soak-stain” (imbibizione a macchia), che le ha permesso di superare i limiti della pittura tradizionale. Frankenthaler applicava vernice diluita su tele non trattate, creando effetti simili all'acquerello ma su grande scala e utilizzando colori a olio. La vernice veniva versata direttamente da secchi, con pennelli o spugne, in modo da penetrare nella tela, creando un'area di colore che sembrava “assorbire” lo spazio circostante. Questo approccio innovativo ha influenzato generazioni di artisti, tra cui il celebre Jackson Pollock, che è stato una fonte di ispirazione costante per Frankenthaler negli anni Cinquanta.



Helen Frankenthaler nello studio di Provincetown, estate 1968, con Summer Banner (appeso), Spices (in mano) e Summer Core (in primo piano).          Photograph by Alexander Liberman; © J. Paul Getty Trust. Getty Research Institute, Los Angeles (2000.R.19). Artwork © 2024 Helen Frankenthaler Foundation, Inc. / Artists Rights Society (ARS), New York.
Helen Frankenthaler nello studio di Provincetown, estate 1968, con Summer Banner (appeso), Spices (in mano) e Summer Core (in primo piano). Photograph by Alexander Liberman; © J. Paul Getty Trust. Getty Research Institute, Los Angeles (2000.R.19). Artwork © 2024 Helen Frankenthaler Foundation, Inc. / Artists Rights Society (ARS), New York.

La sua tecnica unica ha permesso di mescolare fluidità e intensità, dando vita a tele vibranti e dinamiche, caratterizzate da un profondo senso di libertà e movimento. Le opere di Frankenthaler sono diventate un esempio di come la pittura possa non solo esplorare il colore, ma anche trasformarlo in un linguaggio emozionale e viscerale.



La mostra "Helen Frankenthaler. Dipingere senza regole" a Palazzo Strozzi si presenta come un'opportunità unica per esplorare l'intera carriera dell'artista, organizzata cronologicamente per offrire una panoramica completa della sua evoluzione creativa. Dalla fine degli anni '50 fino agli anni 2000, il percorso espositivo abbraccia i momenti più significativi della sua produzione, mostrando il suo passaggio da una pittura astratta all'uso di nuovi mezzi espressivi e di sperimentazione. L'esposizione include alcune delle sue opere più celebri, come "Mountains and Sea" (1952), che rappresenta uno dei primi esempi della tecnica "soak-stain", e "The Bay" (1963), una tela che simboleggia la sua capacità di mescolare colore e forme in maniera unica e visionaria.


Helen Frankenthaler Solar Imp (Impianto solare) 1995 acrilico su carta cm 198,1 × 151,8 
New York, Helen Frankenthaler Foundation
Helen Frankenthaler Solar Imp (Impianto solare) 1995 acrilico su carta cm 198,1 × 151,8 
New York, Helen Frankenthaler Foundation

In sinergia con i suoi lavori, la mostra include anche opere di altri artisti che hanno condiviso il suo periodo storico e il suo approccio innovativo, come Mark Rothko, Anthony Caro e Jackson Pollock. Quest’ultimo, in particolare, ha avuto un’influenza fondamentale su Frankenthaler, e la mostra evidenzia come la sua ricerca artistica sia stata plasmata dal contesto culturale in cui si inseriva, ma anche dalla sua capacità di evolversi e rinnovarsi costantemente.


L’esposizione è curata da Douglas Dreishpoon, Direttore dell'Helen Frankenthaler Catalogue Raisonné, e organizzata dalla Fondazione Palazzo Strozzi in collaborazione con la Helen Frankenthaler Foundation. Questa collaborazione garantisce una presentazione autentica e approfondita dell'artista, mettendo in luce non solo le sue opere, ma anche la sua capacità di influenzare e cambiare la percezione del colore e della forma nell'arte moderna.



Helen Frankenthaler, un'artista senza confini


Helen Frankenthaler è stata una figura chiave nella transizione dall'espressionismo astratto al Color Field Painting, e la sua influenza è ancora evidente nell'arte contemporanea. Le sue opere sono conservate nelle principali collezioni museali di tutto il mondo, tra cui il Museum of Modern Art di New York, il Whitney Museum e il Guggenheim Museum.


La mostra di Palazzo Strozzi è una straordinaria occasione per comprendere l'importanza e la modernità del suo lavoro. Con la sua capacità di "dipingere senza regole", Helen Frankenthaler ha aperto la strada a una nuova concezione dell'arte, dove il colore non è più solo un mezzo espressivo, ma diventa un'esperienza sensoriale e immaginifica.


Helen Frankenthaler nel suo studio di East 83rd Street mentre è al lavoro su April Mood e Under April Mood (entrambi del 1974), New York, 1974.   Photograph by Alexander Liberman; © J. Paul Getty Trust. Getty Research Institute, Los Angeles (2000.R.19). Artwork © 2024 Helen Frankenthaler Foundation, Inc. / Artists Rights Society (ARS), New York.
Helen Frankenthaler nel suo studio di East 83rd Street mentre è al lavoro su April Mood e Under April Mood (entrambi del 1974), New York, 1974. Photograph by Alexander Liberman; © J. Paul Getty Trust. Getty Research Institute, Los Angeles (2000.R.19). Artwork © 2024 Helen Frankenthaler Foundation, Inc. / Artists Rights Society (ARS), New York.

La mostra “Helen Frankenthaler. Dipingere senza regole” a Palazzo Strozzi è un viaggio imperdibile nell’opera di una delle artiste più innovative e audaci del XX secolo. Non solo un tributo alla sua arte, ma anche un’occasione per esplorare l’evoluzione del panorama artistico contemporaneo, in cui Frankenthaler ha giocato un ruolo centrale. Un’esperienza visiva e sensoriale che continua a influenzare e ispirare il mondo dell’arte.



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