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Niki de Saint Phalle al Mudec di Milano: l’arte ribelle e inclusiva


Niki de Saint Phalle nel suo studio 1962 ©️ Photo by Giancarlo BOTTI/Gamma-Rapho via Getty Images
Niki de Saint Phalle nel suo studio 1962 ©️ Photo by Giancarlo BOTTI | Gamma-Rapho via Getty Images

Il Mudec di Milano ospita per la prima volta in Italia una grande retrospettiva dedicata a Niki de Saint Phalle, l’artista franco-americana famosa per le sue vivaci e monumentali sculture femminili, le “Nanas”. Questa mostra, curata da Lucia Pesapane in collaborazione con la Niki Charitable Art Foundation, espone 110 opere tra cui sculture di grande dimensione, video e abiti firmati Dior, celebrando una delle figure più originali e poliedriche dell’arte del XX secolo. La retrospettiva rappresenta un’opportunità unica per conoscere da vicino il talento di un’artista che ha sfidato gli stereotipi di genere e ha portato avanti un impegno sociale a favore dei più deboli e discriminati.






Niki de Saint Phalle (Neuilly-sur-Seine, 1930 - La Jolla, 2002) ha incarnato lo spirito dell’avanguardia artistica degli anni Sessanta e Settanta in Europa e negli Stati Uniti. Pittrice, scultrice, cineasta e performer, Saint Phalle amava definirsi semplicemente “donna e artista”. Il suo stile iconico, colorato e audace è immediatamente riconoscibile, e il suo lavoro è un invito alla libertà, alla gioia e all’inclusività. Con le sue sculture monumentali e i suoi parchi artistici, ha creato spazi in cui chiunque può ritrovarsi e sentirsi accolto.



Niki de Saint Phalle Le Trois Graces / Le tre Grazie 1995-2002  © 2024 NIKI CHARITABLE ART FOUNDATION  All rights reserved.  Photo: Katrin Baumann
Niki de Saint Phalle | Le Trois Graces | Le tre Grazie 1995-2002 | © 2024 NIKI CHARITABLE ART FOUNDATION | Photo: Katrin Baumann


Le “Nanas”, grandi figure femminili dai colori vivaci e dalle forme abbondanti, sono il simbolo della sua arte. Con queste sculture, Saint Phalle ha inteso celebrare la bellezza e la forza delle donne, opponendosi agli stereotipi di genere e promuovendo un’immagine femminile libera e potente. Le Nanas sono diventate icone di positività e di vitalità, rappresentando una sfida ai canoni estetici tradizionali.



La mostra al Mudec di Milano: la creatività di Niki de Saint Phalle



La mostra “Niki de Saint Phalle” al Mudec è organizzata in collaborazione con 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE e promossa dal Comune di Milano-Cultura. Questo percorso espositivo permette di esplorare non solo le opere più famose dell’artista, ma anche aspetti meno noti della sua produzione. Tra le 110 opere esposte, alcune sculture di grandi dimensioni catturano immediatamente l’attenzione con i loro colori vivaci e le forme esuberanti, che sembrano danzare nello spazio.



Niki de Saint Phalle Cathédrale (“Tir à la carabine”) / Cattedrale (“Tiro con carabina”) 1962  Prestatore: Collezione privata © 2024 NIKI CHARITABLE ART FOUNDATION  All rights reserved.
Niki de Saint Phalle | Cathédrale (“Tir à la carabine”) | Cattedrale (“Tiro con carabina”) 1962 | Prestatore: Collezione privata © 2024 NIKI CHARITABLE ART FOUNDATION


Oltre alle sculture, la mostra include una serie di video e alcuni abiti di Dior che richiamano il passato di Niki de Saint Phalle come modella, aggiungendo una dimensione intima alla sua figura artistica. Ogni sezione della retrospettiva invita i visitatori a riflettere sull’impegno dell’artista verso cause sociali come la difesa dei diritti dei bambini, dei malati e degli animali. Attraverso le sue opere, Saint Phalle ha saputo trasmettere un messaggio di inclusività, esprimendo una visione del mondo dove l’arte diventa strumento di cambiamento e di supporto ai più fragili.



L’Arte di Niki de Saint Phalle e la Simbiosi con Jean Tinguely


Niki de Saint Phalle è stata legata per molti anni a Jean Tinguely, celebre scultore e suo marito, con cui ha condiviso una profonda intesa artistica e personale. La curatrice della mostra, Lucia Pesapane, descrive questa relazione come “una storia d’amore intensa, passionale, esplosiva… Yin e Yang, Venere e Vulcano, i Bonny e Clyde dell’arte”. Tinguely, noto per le sue sculture meccaniche, ha contribuito a ispirare l’aspetto più giocoso e sperimentale dell’arte di Saint Phalle, e insieme hanno realizzato opere che esprimono l’unione tra le loro personalità artistiche.



Niki de Saint Phalle The Tarot Garden / Il Giardino dei Tarocchi 1991 Prestatore: Il Giardino dei Tarocchi © 2024 NIKI CHARITABLE ART FOUNDATION  All rights reserved.  Photo: Ed Kessler
Niki de Saint Phalle | The Tarot Garden | Il Giardino dei Tarocchi 1991 | Prestatore: Il Giardino dei Tarocchi © 2024 NIKI CHARITABLE ART FOUNDATION | Photo: Ed Kessler


Niki de Saint Phalle Lily ou Tony / Lily o Tony  1965 Prestatore: Collezione privata © 2024 NIKI CHARITABLE ART FOUNDATION  All rights reserved.  Photo: Aurélien Mole
Niki de Saint Phalle | Lily ou Tony | Lily o Tony 1965 | Prestatore: Collezione privata © 2024 NIKI CHARITABLE ART FOUNDATION | Photo: Aurélien Mole

La retrospettiva al Mudec rappresenta un’opportunità rara di scoprire l’opera di Niki de Saint Phalle in Italia. La sua arte è un manifesto di libertà e di accoglienza, un inno alla diversità e alla bellezza nelle sue molteplici forme. Saint Phalle ha saputo esorcizzare i traumi della sua giovinezza, trasformando il dolore in creazioni di grande bellezza e forza. Il suo lavoro rimane un messaggio potente, capace di ispirare generazioni di artisti e di spettatori, e questa mostra offre uno sguardo completo sulla sua visione unica.



In conclusione, l’esposizione “Niki de Saint Phalle” al Mudec è una tappa imperdibile per gli amanti dell’arte e per chiunque desideri comprendere come l’arte possa diventare un mezzo per dare voce a chi non ce l’ha, con un linguaggio che supera i confini e arriva al cuore di tutti.






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